terapia metacognitivaLo Studio Maya segue un modello generale di trattamento dei disturbi di personalità denominato Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI), recentemente manualizzato e tradotto in varie lingue, ideato dal dott. Giampaolo Salvatore, insieme al dott. Giancarlo Dimaggio e al dott. Raffaele Popolo. La TMI appartiene all’ultima generazione delle psicoterapie cognitive. I principi su cui si basa sono così riassumibili:

 Molti di noi hanno grandi difficoltà nel comprendere il nostro mondo interiore, ad esempio comprendere cosa abbia scatenato un’emozione e in che modo quell’emozione abbia portato a comportamenti negativi e non padroneggiabili. Inoltre, abbiamo spesso difficoltà a comprendere cosa gli altri pensano e sentono e ad utilizzare tale conoscenza per migliorare la vita di relazione e formare legami stabili e cooperativi. L’insieme di queste capacità psicologiche che permettono di comprendere il proprio mondo interno, e i pensieri, le emozioni e le motivazioni che spingono gli altri a comportarsi in determinati modi, è chiamata metacognizione. La terapia mira a sviluppare queste capacità per attenuare la sofferenza e favorire il benessere psicologico.

Tutti noi siamo guidati nella vita di relazione da un insieme di aspettative – delle quali molto spesso non siamo consapevoli e che mettiamo in atto in modo automatico – su come gli altri risponderanno ai loro desideri, speranze, piani, bisogni e ambizioni. Tali aspettative sono chiamate schemi interpersonali, e si formano sulla base delle esperienze di relazione, a partire da quelle più precoci, con i genitori o con chi si prende cura di noi dai primi anni di vita. A causa di queste aspettative spesso soffriamo nel rapporto con noi stessi e con gli altri, oppure non riusciamo a realizzare desideri e piani di vita. Immaginiamo una persona che desidera essere accettata e compresa ma si aspetta che gli altri non solo non la accetteranno e comprenderanno ma la criticheranno; di riflesso nelle relazioni sperimenterà facilmente sentimenti di tristezza e inadeguatezza, si sentirà facilmente giudicata anche senza motivo, e tenderà a prevenire le critiche, magari con un atteggiamento perfezionistico o sviluppando una visione della vita come un insieme di doveri, a discapito del piacere o della realizzazione delle proprie mete. La terapia mira a rendere consapevole la persona di questi schemi automatici, a modificarli, e a sviluppare nuovi schemi più centrati sul presente e capaci di guidare verso il benessere psicologico.

Alcuni di noi, quando sperimentano stati interni dolorosi, si trovano sprovvisti di strategie per regolarli. Alcuni fanno fatica a calmarsi e restano preda di emozioni intense e difficili da controllare, quali angoscia, colpa, vergogna o rabbia. Altri, al contrario, entrano in stati di spegnimento affettivo, apatia e depressione  e non riescono ad uscirne. La terapia mira a costruire quelle strategie efficaci di regolazione.

Grazie a questo modello generalizzato, la TMI è in grado di trattare efficacemente tutti i disturbi psichiatrici: ansia generalizzata, depressione, attacchi di panico, fobie, disturbi ossessivo-compulsivi, schizofrenia, disturbi di personalità, disturbi affettivi bipolari, disordini alimentari, disturbi da stress post-traumatico, problemi relazionali e sensazioni di malessere psicologico.

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