L’adolescenza rappresenta un momento di transizione dall’età infantile a quella adulta ed è caratterizzata da rilevanti cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale, la cui evoluzione incide sul successivo sviluppo della personalità. In tale passaggio è fondamentale distinguere precocemente le manifestazioni critiche di un fisiologico processo maturativo da quelle che indicano un rischio di psicopatologia. In questa prospettiva assumono un ruolo fondamentale le funzioni metacognitive, ovvero quelle abilità che ci consentono di riconoscere stati mentali propri e altrui, di riflettere e ragionare su di essi e di utilizzare tali informazioni per padroneggiare la sofferenza soggettiva. Un deficit in queste abilità può creare difficoltà in diversi ambiti della vita dell’adolescente, come relazionarsi agli altri e costruire un’immagine di sé flessibile e adatta alle circostanze del contesto, affermarsi come una identità distinta dalle figure genitoriali e confrontarsi con il gruppo dei pari.
Il disagio adolescenziale può manifestarsi mediante diverse modalità, come ad esempio l’isolamento, il ritiro da scuola, l’autolesionismo, conflitti con la propria corporeità, condotte a rischio, ed altri ancora; pertanto, l’intervento psicoterapeutico in adolescenza si pone come obiettivo principale quello di facilitare il naturale svolgersi del processo di crescita. L’intervento clinico si configura sia come sostegno e prevenzione, nei casi in cui le difficoltà sono contenute, sia come vera e propria cura quando la compromissione del funzionamento psichico è più importante.
I disturbi trattati sono i seguenti: Disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi della nutrizione e del comportamento alimentare, disturbi da sintomi somatici, disturbi da tic, disturbi dell’evacuazione, comportamenti a rischio e condotte devianti, disturbi di personalità precoci.
Le modalità di intervento sono le seguenti:
- Primo colloquio: esplorazione e condivisione delle ipotesi diagnostiche
- Valutazione Psicodiagnostica e/o Neuropsicologica
- Secondo colloquio: condivisione diagnosi e degli obbiettivi terapeutici
- Psicoterapia individuale
- Incontri familiari