La metodologia di intervento dello Studio Maya si basa sul presupposto che è necessario tracciare un percorso personalizzato di cura per ciascun paziente. In questa prospettiva l’individuo non è pensato come soggetto passivo dell’azione terapeutica, ma è parte fondamentale del processo di cura, e anche l’eventuale prescrizione di una terapia farmacologica rientra in un percorso più complesso di cura e conoscenza di sé.
Quando una persona cerca aiuto e supporto presso lo Studio Maya viene innanzitutto fissato un primo colloquio esplorativo con il dott. G. Salvatore. Durante questo primo incontro lo specialista si costruisce un quadro generale del funzionamento psicologico del paziente e dei problemi da risolvere. Questa prima fase serve anche a esplorare e a condividere con il paziente le ipotesi diagnostiche e a valutare l’eventuale necessità di una terapia farmacologica. Il paziente viene poi inviato a un membro dell’equipe specializzato nella somministrazione di una batteria di test psicodiagnostici. I test sono utili per compiere un’analisi esaustiva della personalità del paziente, dei sintomi attivi clinicamente rilevanti e di come la persona si pone in rapporto al proprio mondo emotivo (per esempio, tende a inibire le proprie emozioni? Come le regola? Quanto le comprende?). Dopo alcuni giorni, il paziente viene invitato a un secondo colloquio di “restituzione”, nel corso del quale vengono spiegati nel dettaglio le risultanze diagnostiche, vengono condivisi gli obiettivi terapeutici e viene proposto un progetto personalizzato di cura. Su questa base, infine, il paziente viene assegnato al terapeuta più compatibile col suo funzionamento psicologico ed esperto nelle sue problematiche, con cui intraprenderà un percorso di psicoterapia individuale. Subito prima dell’inizio della psicoterapia individuale l’equipe si riunisce per discutere il caso e pervenire alla strutturazione del percorso terapeutico più adeguato. Si valuterà in questa riunione e in quelle future, in itinere, l’opportunità di integrare la terapia con delle attività complementari (sia individuali che di gruppo) per coadiuvare gli effetti della cura, tra cui: mindfulness, meditazione, training di regolazione emotiva, pratiche corporee, intervento familiare, terapia di gruppo.