Supervisione di Gruppo

Esplora come la supervisione di gruppo può trasformare il tuo approccio professionale, migliorando le competenze e promuovendo la collaborazione efficace.

Le basi teoriche della supervisione di gruppo secondo il modello di supervisione del Prof. Gianpaolo Salvatore (ampiamente descritto nel volume “La vergogna del terapeuta”)

La storia personale del terapeuta dà forma a, e limita, la capacità di comprensione introspettiva empatica del terapeuta. Acquistano rilevanza non solo le proiezioni transferali del paziente, ma anche i conflitti evolutivi, i temi irrisolti e i traumi complessi che il terapeuta porta nella relazione; questi ultimi possono potenzialmente rivolgersi in modo utile o negativo rispetto al processo terapeutico (Aron, 1995; Atwood & Stolorow, 1984; Cornell, 2019; Epstein & Feiner, 1988; Gabbard, 2001; Gelso & Hayes, 2002; Orange et al., 1997; Stolorow et al., 1987, 1992).

La supervisione di gruppo deve permettere al terapeuta di negoziare con i propri simili, in un contesto lontano dalla inferiorizzazione gerarchica e dal giudizio, i propri nuclei di sofferenza; e solo su tale base, focalizzarsi sulla implementazione della tecnica.

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